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Home›Contenuti›In Edicola›“Non smettete mai di credere ai sogni!” di Angelo Telatin

“Non smettete mai di credere ai sogni!” di Angelo Telatin

By admin
4 Novembre 2017
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“Non smettete mai di credere ai sogni!”
di Angelo Telatin

L’amico Glauco mi ha chiesto di scambiare alcune mie esperienze con gli amici di Un Cavallo In Famiglia.
La prima cosa che mi viene in mente è quella di dirvi non smettete mai di sognare e cercate sempre di realizzarli. Ricordate solo che i sogni si devono evolvere man mano che la vita ci regala cose nuove.
A questo proposito vi racconto brevemente il mio.
Ora lavoro con i cavalli, insegno equitazione e etologia del cavallo in un college americano. Vengo chiamato in giro per il mondo a fare lezioni di etologia applicata all’addestramento e dimostrazioni di salto montando senza testiera. Un sogno diventato realtà anche se originariamente volevo andare alle olimpiadi di salto ostacoli. Per quello ho ancora un po’ di anni
Ora vi racconto brevemente come ci sono arrivato. Nel racconto vedrete come chiusa una porta se ne apre un’altra e se non si smette mai di crederci i sogni si avverano.
I miei genitori mi hanno sempre proibito di andare a cavallo. Per questo motivo mi sono iscritto a veterinaria. Volevo diventare veterinario di cavalli. Dopo due anni mi sono accorto che non ce la facevo per vari motivi e mi sono trasferito a scienze naturali. In quel momento avevano aperto un maneggio vicino a casa mia. Ogni mattina partivo con i libri di scuola e andavo in maneggio. Come fare per non essere scoperto. Semplice passare gli esami.
Ho cominciato quindi a montare a cavallo tardi a 23 anni. Passeggiavo i cavalli accaldati in cambio di fare il groom. Qui comincia la mia rincorsa al brevetto di istruttore. Volevo mantenermi con il lavoro nei cavalli.
Allo stesso tempo all’università ero un po’ scontento perché dovevo fare la tesi di laurea e non c’era la possibilità di scegliere un tema riguardante gli animali. Finito l’esame di botanica, esame dove ho preso il voto più basso, il professore mi chiede cosa penso di fare per la tesi e io gli confido il mio rammarico. Lui cerca subito di aiutarmi e mi indirizza verso il professore di psicologia animali e comparate.
Qui la svolta. Il professore mi dà la tesi dal titolo “confronto fra le tecniche di addestramento e la psicologia dell’apprendimento”. Da allora quando incontro uno studente che fatica nelle mie materie non riesco ad essere severo. Il professore con cui sono andato peggio è Quello che mi ha aiutato di più
Faccio parallelamente gli studi universitari e la carriera di istruttore. Patente A poi primo grado, corso di addestratore di puledri, corso istruttore di 2 livello. Tutto con cavalli prestati in cambio di lavoro.
Studi universitari e carriera equestre non si incontrano. Per il mondo equestre ero lo scienziato che parlava strano, anche se i miei allievi vincevano tutti i campionati regionali. Per il mondo accademico ero troppo pratico. Non sono mai stato bravo nello studio probabilmente avevo un difetto di apprendimento mai diagnosticato. Per i miei professori ero un ragazzo intelligente che non si applicava. Andavo male in inglese e sui temi. Ora insegno all’università parlando inglese e scrivo articoli su giornali (grazie ad amici che mi rileggono i pezzi)
Mi convincono che per il bene della famiglia devo fare un lavoro “normale”. Comincio a fare il responsabile vendite estero nell’azienda di mia moglie. E tengo i cavalli come hobby. Monto alla sera sempre cercando il cavallo per fare le olimpiadi. Quasi subito comincio a deprimermi la cosa non faceva per me. Scopro internet e i vari forum di cavalli. Comincio a scrivere su Equinet una specie di UCIF prima di Facebook, li tutti mi ringraziano e chiedono di saperne di più sull’etologia applicata all’addestramento. Mi rendo conto che quella è la mia strada e scopro che in America ci sono università che hanno scuderie all’interno e laureano istruttori. Mando il curriculum via internet Per due anni. Ormai avevo perso le speranze e mi stavo rassegnando quando arriva un’email: siamo interessati venga per un colloquio.
Mi prendono.
Parto mi mancavano 3 moduli per poter accedere all’esame di istruttore di terzo livello. Riesco a farne uno ma gli altri due sono sempre in periodi che io non posso venire in Italia. Chiedo di essere ammesso come privatista e mi viene detto di no. Chiedo che venisse considerato il master in scienze educative di due anni al posto del modulo sulla psicologia educativa di due giorni. La Fise mi dice di no perché ad insegnarlo non è stato uno dei loro docenti.
Questo mi spinge a trovare alternative. Il college dove sono è approvato dalla British Horse Society. Chiamo in Inghilterra e loro rispondono: certo che puoi venire tutti i nostri esami sono organizzati così la gente si presenta noi forniamo i cavalli. Vogliamo vedere come uno monta non quanto bravo è con il suo cavallo. Se sei bravo passì altrimenti ti bocciamo e ti diciamo cosa devi migliorare.
Mi presento passo l’esame di istruttore di terzo livello scopro che posso accedere all’esame per istruttore Master. In Italia si dà solo su conoscenza in base al curriculum.
Ci provo, passo. Essere l’unico a passare in quella sessione un esame così difficile in una nazione straniera è stato molto gratificante e mi ha aperto molte porte. Mi ha dato la possibilità di portare i miei studi nel
Mondo dell’equitazione.
Mi dicevano: hai cominciato a montare troppo tardi non riuscirai a imparare bene. Imparo e mi dicono: hai cominciato a fare il cavaliere troppo tardi non riuscirai nel settore. Ti sei laureato troppo tardi il mondo universitario non fa per te. Sei troppo vecchio per andare in America. Li è troppo difficile dopo tre mesi ti rispediscono a casa, gente molto più brava di te ci ha provato e non ci è riuscita.
Non ho mai smesso di rincorrere i miei sogni. Non fatelo mai, ma mentre cercate di realizzarli gustate quello che avete.
Ora mi fermo la prossima volta vi racconto dei miei cavalli e di come ho imparato a montare col collare senza testiera.

Qui un concorso ufficiale
https://www.youtube.com/watch?v=4v9G7RJPoMQ z

 

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