“La competenza fiscale” a cura di Fabrizio Tagliabracci

“La competenza fiscale”
a cura di Fabrizio Tagliabracci
Una delle maggiori divergenze fra l’attuale presidente Orlandi ed il candidato Marco Di Paola è in materia fiscale. Il primo ritiene che sia il CONI a dover tenere i rapporti con l’Agenzia delle Entrate a livello nazionale per tutte le federazioni; il secondo che siano le singole federazioni (soprattutto la nostra!!) a doversi rapportare col Fisco, per rappresentare le nostre peculiarità, ai più sconosciute.
Ecco qui, dal sito FISE, cosa si ottiene lasciando fare il CONI.
Vi prego di leggere attentamente, in particolare questi due periodi relativi all’assoggettabilità o meno a IVA e imposte dirette delle pensioni dei cavalli pagate alle ASD:
“In particolare le prestazioni di ricovero di cavalli che, per contenuto, termini e modalità di effettuazione, vanno al di là del necessario per consentire al socio lo svolgimento dell’attività sportiva di equitazione nell’ambito dell’associazione non potranno essere ricondotte nell’ambito delle attività decommercializzate dalla norma fiscale, ma saranno considerate attività commerciali.
Pertanto, risulterà determinante per la verifica del requisito della diretta attuazione degli scopi istituzionali, dimostrare che l’associato partecipi attivamente alla vita dell’associazione e che il possesso del cavallo sia funzionale all’attività stessa dell’ente e non un mero espediente per ricoverare l’animale a condizioni più vantaggiose sia per l’associazione (detassazione dei proventi), sia per il proprietario (prezzi più vantaggiosi in quanto esclusi dall’applicazione dell’IVA).”
Cosa voglia dire “andare al di là del necessario” o “dimostrare (da parte delle ASD) la partecipazione dell’associato alla vita sociale dell’ente” lo scopriremo, come diceva L.Battisti, solo vivendo…
BUONA FORTUNA!!