“NELLA CITTÀ BIANCA LA TRADIZIONE DELLA CAVALCATA DI SANT’ORONZO” di Francesca Primicerio

Ostuni, la città bianca. Un paesino che ricorda il candore delle Isole greche dove il bianco delle case esalta la tradizione culinaria, le ceramiche accuratamente lavorate a mano, le botteghe artigiane dove il pumo, simbolo di fortuna, fa da padrone tra i souvenir più acquistati. Le Chiese superlative, una vista mare incantevole e una tradizione da raccontare, quella della cavalcata di Sant’Oronzo, patrono della bellissima Città bianca.
L’ultima settimana di agosto ricorre la festa patronale dove un corteo a cavallo, in costume tradizionale accompagna il Santo Patrono. Antichissime e incerte le origini che raccontano gli artigiani seduti accanto all’ingresso delle loro botteghe: una forte epidemia di peste colpì in data incerta la Puglia a eccezione di Ostuni. Il miracolo fu attribuito al Santo che da allora viene celebrato con un corteo che lo scorta per la città accuratamente vestito per la festa. Drappi e ornamenti di cavallo e cavaliere vengono tramandati da famiglia in famiglia e ricordano lo stile arabesco. Ritrovatosi in Piazza Cattedrale la statua del Santo viene fatta uscire dalla Chiesa da 43 cavalieri e portata in pellegrinaggio per le strade della città arrochite per l’occasione di luminarie e canti tipici ostunesi.